Da F.O.M.O. a J.O.M.O
Hai controllato email, facebook, instagram e twitter negli ultimi 5 minuti?
Non ne sono sicuro, ma se stai leggendo questa email, forse stai proprio controllando tutte le tue app.
Ma in realtà non ti stai perdendo niente, ma la sensazione è quella.
Si chiama FOMO ("Fear Of Missing Out") ed è la paura di essere tagliati fuori.
In realtà è la paura che gli altri stiano facendo qualcosa di più interessante di noi.
FOMO si tramuta in:
Paura di perdere l’investimento giusto.
Paura di non leggere il libro giusto.
Paura di non essere aggiornati.
Paura di non fare qualcosa di interessante.
Paura di perdere il treno.
Ma poi qual’è questo treno?
FOMO è la paura di non vivere "al meglio", come gli altri.
I social media sono piattaforme diffuse per tenere aggiornati in tempo reale amici e conoscenti.
Il tutto condito con una serie di foto degli eventi più belli. Secondo gli esperti dei media, queste immagini portano spesso a fare un confronto, con conseguenze negative: chi in ogni caso è in lotta con se stesso ed è convinto che gli altri se la passino meglio di lui rimane scontento e a volte pieno d’invidia.
Finora Fomo non è una malattia riconosciuta. Tuttavia, i confini con la dipendenza da Internet, per la quale è sensato richiedere un aiuto a professionisti, sono vaghi. I seguenti punti forniscono delle indicazioni:
Non essere presenti quando gli amici si incontrano e si divertono provoca una sensazione di avvilimento e frustrazione.
Non sapere cosa stanno facendo gli amici rende nervosi.
La necessità di comunicare subito online quando si fa qualcosa con altre persone.
Problemi di concentrazione mentre si studia o si lavora.
In realtà dovremmo passare da FOMO a JOMO, ossia “Joy of Missing out”.
JOMO è invece trascorrere in modo saggio e equilibrato il nostro tempo con lo smartphone, gioire di ciò che si è scelto di vivere, senza passare il tempo a riesaminare le alternative ma anzi stando nel momento senza farsi troppo distrarre dalle infinte notifiche e informazioni che ci arrivano ogni minuto.
Leo Babauta, creatore del famoso blog Zen Habits, spiega che il nostro atteggiamento con la tecnologia è quello della “monkey mind” ossia come le scimmie saltano da un ramo all’altro noi “passiamo dai messaggi ai social media, alle e-mail, alle attività di lavoro rapido, alla ricerca di qualcosa di cui siamo curiosi, da dozzine di messaggi a dozzine di post a un paio di schede per il browser.
Per tutto il giorno, da una cosa veloce all'altra, rimandando tutto ciò che richiede molta più attenzione di così. La mente non ha bisogno di tutto questo davanti a sé, sempre. Basterebbe mettere il telefono fuori dalla vista, chiudere le schede, non avere notifiche, questi semplici gesti possono aiutare a calmare le cose”.
Anche Google e Apple sono diventati da qualche tempo fans di JOMO. Sundar Pichai, CEO di Google, nel maggio 2018 ha tenuto un discorso motivazionale alla conferenza degli sviluppatori, dichiarando di voler “aiutare le persone a trovare il giusto equilibrio e acquisire digital wellbeing” partendo proprio dalla parola JOMO, oggi nome della piattaforma online dove Google dà consigli su come avere un buon rapporto con lo smartphone che fornisce aiuto concreto per disintossicarsi da un uso eccessivo - c’è anche un test di ingresso che valuta il grado di dipendenza!
Apple da parte sua, nelle ultime versioni di iPhone ha inserito “Tempo di utilizzo”, una funzione che monitora quanto tempo si passa davanti allo schermo, anche sincronizzando i vari dispositivi.
Io per utilizzare al meglio il mio tempo ho eliminato tutte le app sul cell ed uso il sistema pomodoro. Venticinque minuti concentrato e cinque minuti di reward.
Ultimamente ascoltavo il podcast di Naval Ravikant, il quale diceva di essere “Out of the game”. Il fondatore di Angelist.com dice che devi essere fuori da questi giochi, per poter goder a pieno del momento. Quando qualcuno gli parla di un qualcosa visto sui social oppure su Netflix lui risponde semplicemente: “Non so, parlamene di più”.
Il solo fatto di essere stupiti in questo momento, vuol dire che forse anche te passerai da FOMO a JOMO?
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See you next.