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Come anticipato con l’ultima email (Era un esperimento di marketing per aumentare i lettori. Ringrazio chi ha invitato altre persone. Oggi siamo di più), oggi parliamo qualcosa di diverso dal solito.
Un lettore di Operazione Farfalla, rimasto colpito da un particolare passaggio del libro, mi ha chiesto di affrontare questo argomento: la meditazione.
Un argomento non facile e difficile da spiegare. Però spinto dalla mia continua voglia di esplorare nuovi percorsi, ho deciso di parlarne.
Prima di andare nei dettagli proviamo questo piccolo esercizio.
“Guarda al centro”
L'obiettivo è semplice: focalizza la tua attenzione sul centro dell’immagine.
Puoi lasciare che la tua mente vaghi liberamente, notando qualunque pensiero ti venga in mente ma rimanendo nel presente.
Questa esperienza è simile alla sensazione che proviamo quando fissiamo la fiamma di una candela.
La stessa concentrazione e pensiero profondo possono essere riprodotti da questo esercizio, ma fai attenzione a non perderti nei pensieri, e invece rimani presente con il momento e lascia che i tuoi pensieri passino.
Questo esercizio richiede un video per esercitarsi, puoi usare quello qui sotto, l’ho trovato molto utile.
Come ti senti?
Non è facile mantenere l’attenzione, lo so.
Luigi che cosa mi stai facendo fare…
Hai provato per un attimo una sorta di sensazione di disconnessione.
In qualche modo hai meditato. Piacevole come sensazione?
La sfida principale (non mi piace chiamarlo: Problema) che proviamo ogni giorno è quella di ricevere costantemente input. La nostra mente è sempre alla ricerca di qualcosa.
Nel passato o nel futuro.
Appena svegli guardiamo le notifiche, poi pensiamo al traffico, poi alle email. Un secondo dopo stiamo pensando al nostro capo, poi dopo a cosa faremo a pranzo. Ah sì poi alle slide che devi consegnare. Di nuovo poi un messaggio whatapp etc.
E così via. Qualche volta ci domandiamo anche se abbiamo fatto una determinata cosa, perchè non eravamo presenti in quel momento.
Siamo sempre con l’autopilot acceso.
Hai ragione Luigi…
A me capita spesso, quando sono assorto nei miei pensieri, di non ricordare il sapore del caffè.
Che sapore aveva l’ultimo pasto che hai avuto?
Per questo dal 2019 ho cominciato a sperimentare la meditazione.
Un mio amico me la consigliò, dicendo che aveva aumentato la sua concentrazione, diminuito lo stress e soprattutto reso consapevole.
Si perchè la cosa che trovi più interessante della meditazione, non è il non perdersi più nei pensieri e non assaporare il momento presente, ma rendersi conto di questa sensazione. Rendersi conto che stiamo viaggiando nel tempo.
Ho trovato sul web questa frase:
Le persone che meditano sono più felici, più sane e hanno più successo di quelle che non lo fanno.
Sinceramente non sono d’accordo al 100%, anche perchè cerco di non associare successo e felicità nella stessa frase. Però di nuovo, quest’antica pratica aiuta ad essere più felici.
Gli incredibili benefici della pratica della meditazione e della consapevolezza sono disponibili per tutti coloro che hanno il tempo di praticare queste abilità.
Luigi io non ho tempo…
Ci vogliono dai 10 ai 15 minuti al giorno. Tony Robbins in una sua famosa frase ha detto “Bhè se non hai 10 minuti per te al giorno, non hai una vita”.
Se hai già provato la meditazione, la consapevolezza o altri interventi di psicologia positiva, potresti aver pensato che "non era per te" dopo un paio di tentativi.
E devo dire che anche per me è stato così. Non è facile stare in silenzio per 10 minuti. In alcuni casi neanche 2 minuti. Abbiamo costantemente bisogno di avere qualcosa da fare.
Ma come ogni abilità, la consapevolezza richiede pratica.
Dopo alcuni approfondimenti, ho scoperto che la meditazione è una pratica utilizzata da varie culture.
Il dogma principale è quello di associare la meditazione a una religione.
Con la parola meditazione, ci viene in mente un monaco buddista con i capelli rasati, tunica arancione e con i sandali in cuoio. Probabilmente seduto su una montagna e che ripete il famoso mantra OOOMMM.
La realtà che quasi tutte le religioni e non, hanno delle pratiche meditative. Ognuna diversa.
La meditazione non riguarda il diventare una persona diversa, una persona nuova o anche una persona migliore. Si tratta di allenarsi alla consapevolezza e ottenere un sano senso della prospettiva. Non stai cercando di spegnere i tuoi pensieri o sentimenti. Stai imparando ad osservarli senza giudizio. E alla fine, potresti anche iniziare a capirli meglio.
Source: Headspace
Non voglio che tu pensi che la meditazione possa essere la soluzione a tutti i tuoi problemi, però può aiutarti a guardarli da un’altra prospettiva.
Per evitare di elencare i benefici a caso, ho trovato questo documento di Emma Seppala, direttore di Scienza a Stanford e autore di due libri, la quale elenca i benefici della meditazione sui CEOs in quest’articolo.
Seconda Emma, oltre alla semplice “riduzione di stress” e “aumento della consapevolezza” (non tanto semplici per me) la meditazione aiuterebbe anche a:
Costruire la resilienza
Aumentare l’intelligenza emotiva
Aumentare la creatività (l’idea di Operazione Farfalla mi è venuta durante una meditazione)
Migliorare le tue relazioni
Aumentare la concentrazione
Il sunto è, alcuni CEO hanno dichiarato che la meditazione ha aiutato loro ha gestire la complessità del loro lavoro.
Quello che ho imparato in questi due anni di meditazione, è che la mente è come un muscolo, se l’alleniamo, ci restituisce il meglio.
Quando la tua mente si calma, smetti di dare per scontato tutto ciò che ti circonda. Inizi a notare i dettagli. Pensi: "Wow, vivo in un posto così bello. È così bello che ho dei vestiti e posso a prendere un caffè in qualsiasi momento. Guarda queste persone: ognuna ha una vita perfettamente valida e completa che si svolge nella propria testa".
Naval Ravikant afferma:
Meditation isn’t hard. All you have to do is sit there and do nothing. Just sit down. Close your eyes and say, “I’m just going to give myself a break for an hour. This is my hour off from life. This is the hour I’m not going to do anything.
If thoughts come, thoughts come. I’m not going to fight them. I’m not going to embrace them. I’m not going to think harder about them. I’m not going to reject them. I’m just going to sit here for an hour with my eyes closed, and I’m going to do nothing.”
Nel suo libro, ma in molte interviste, Naval ha dichiarato di meditare un’ora al giorno al mattino. Vi assicuro che 10 minuti al giorno, ripetuto per circa un paio di mesi, apporterà risultati straordinari.
Un’ora non ci sono mai riuscito.
Dico al mattino, perchè è il momento in cui, dopo esserci svegliati, abbiamo meno input esterni.
Ok Luigi, ci proverò, ma come si medita?
Ci sono molteplici tipi di meditazione e mille risorse da utilizzare per poter imparare a meditare. (Per le app, arriva alla fine dell’articolo)
Penso che la meditazione sia come la dieta, dove tutti dovrebbero seguire un regime o meglio un’abitudine. Tutti dicono che lo fanno, ma nessuno lo fa davvero.
Le persone che meditano regolarmente, ho scoperto, sono piuttosto rare.
Come tutte le abitudini, è molto difficile confermarle nel tempo.
Ma come per la lettura, dove ho una regola semplice, ossia quando non posso, va bene anche leggere una pagina. Per la meditazione va bene anche un minuto. Prima di dormire, oppure al semaforo, o anche mentre mangio.
Solitamente cerco un posto tranquillo, su una sedia (anche senza essere con le gambe incrociate) e mi concentro sul respiro. Questo per 10/15 minuti.
Il risultato è un senso di calma, pace e concentrazione. Ma soprattutto aumento della consapevolezza, tale da guardare tutto da un’altra prospettiva.
Tutto quì Luigi?E gli OOOMMM?
Sì tutto qui. Provalo e fammi sapere. Comincia con 2/3 minuti, poi 5 e così via.
In termini pratici:
Scegli un posto tranquillo e privo di distrazioni. Spegni il telefono, la televisione e altre distrazioni. Se scegli di riprodurre musica tranquilla, scegli qualcosa di calmo e ripetitivo.
Imposta un limite di tempo. Se hai appena iniziato, potresti voler attenerti a sessioni più brevi di circa 5-10 minuti di durata.
Presta attenzione al tuo corpo e mettiti comodo. Puoi sederti a gambe incrociate sul pavimento o su una sedia fintanto che senti di poterti sedere comodamente per diversi minuti alla volta.
Concentrati sul tuo respiro. Prova a fare respiri profondi che espandano la pancia e poi espirino lentamente. Presta attenzione a come si sente ogni respiro.
Nota i tuoi pensieri. Lo scopo della meditazione non è quello di liberare la mente: la tua mente inevitabilmente vagherà. Invece, concentrati sul riportare delicatamente la tua attenzione sul respiro ogni volta che noti che i tuoi pensieri vanno alla deriva. Non giudicare i tuoi pensieri o cercare di analizzarli; riporta semplicemente la tua mente al tuo respiro profondo.
Ci sono diversi tipi di meditazione. Questa è quella che funziona meglio su di me, però come sempre, mi piace sperimentare e quindi ne provo diverse.
Perchè la meditazione è così potente?
Il tuo respiro è uno dei pochi luoghi in cui il tuo sistema nervoso involontario incontra il tuo sistema nervoso volontario. È involontario, ma puoi anche controllarlo.
Penso che molte pratiche di meditazione mettano l'accento sul respiro perché è una porta d'ingresso nel tuo sistema nervoso autonomo. Ci sono moltissimi casi nella letteratura medica e spirituale di persone che controllano il proprio corpo a livelli che dovrebbero essere autonomi.
La tua mente è una cosa così potente.
Cosa c'è di così insolito nel tuo proencefalo che invia segnali al tuo rombencefalo e il tuo rombencefalo instrada le risorse a tutto il tuo corpo? (Questa l’ho studiata)
Puoi farlo semplicemente respirando. La respirazione rilassata dice al tuo corpo che sei al sicuro. Quindi, il tuo cervello anteriore non ha bisogno di tante risorse come normalmente fa. Ora, l'energia extra può essere inviata al tuo cervello posteriore e può reindirizzare quelle risorse al resto del tuo corpo.
Non sto dicendo che puoi sconfiggere qualsiasi malattia tu abbia solo perché hai attivato il tuo romboencefalo. Ma stai dedicando la maggior parte dell'energia normalmente richiesta per prenderti cura dell'ambiente esterno al sistema immunitario.
Non aspettarti che la meditazione risolva tutti i tuoi problemi. Invece, trattala come una parte della tua routine di cura di te stesso che ha un ruolo nell'aiutarti a sentirti meglio e meno stressato.
Quale App usare?
C’è un’app per tutto.
Io uso:
Calm (inglese)
Let’s meditate (inglese)
Clarity (in italiano e ottima per iniziare a meditare)
Insight timer (con contenuti in italiano e inglese)
Inoltre se digitate: Meditazione Guidata, ne trovate a bizzeffe.
Come libri vi consiglio:
Power of Now
Radical Acceptance
Chiudo l’articolo con questo passaggio di Naval:
Meditation is turning off society and listening to yourself.
It only “works” when done for its own sake.
Hiking is walking meditation.
Journaling is writing meditation.
Praying is gratitude meditation.
Showering is accidental meditation.
Sitting quietly is direct meditation.
Conoscevi la meditazione?Commenta quì sotto, mi piacerebbe ascoltare la tua opinione.
Alla prossima,
Luigi
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