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“Niente nel mondo può sostituire la perseveranza.
Non il talento: non c'è nulla di più comune di uomini di talento privi di successo.
Non il genio: il genio non riconosciuto è un luogo comune.
Solo la perseveranza e la determinazione possono tutto.”
Calvin Coolidge
E’ il 7 Gennaio del 2022.
Ti senti gonfio, durante le feste hai mangiato come non mai.
Decidi di iscriverti in palestra.
“Da lunedì andrò ogni giorno in palestra”. Lo ripeti a te stesso.
Pronti, partenza e via. Fai una bella iscrizione annuale, così da essere certo di andare.
Ed è così. Il primo mese, ti senti meglio, sei costante.
“Wow, sono cambiatə, quest’anno è quello giusto”.
Poi un giorno sei occupato e non vai in palestra.
“Eh vabbè che sarà una volta. Recupero Sabato”.
Dopo due mesi non vai più in palestra. Hai il borsone sempre pronto, fermo lì nel corridoio.
Quando ti trovi a parlare con gli amici rispondi “Eh ho cominciato, ma ultimamente sono stato occupato. Non ho tempo”.
La scorsa settimana sono stato occupato (vero?) e come qualcuno di voi ha notato, non ho inviato la mia newsletter settimanale.
Ho fatto alcune riflessioni. Sto mollando?
Nel gergo, ho avuto una battuta d’arresto.
Proprio ora che UnaTantum sta crescendo?
Ogni volta che ci troviamo di fronte a un compito pesante o a una visione ambiziosa, non è raro incontrare ostacoli che possono mettere alla prova la nostra pazienza e perseveranza.
Se abbiamo già deciso di raggiungere un obiettivo, indipendentemente dalle battute d'arresto, l'unica chiave per aprire quella porta del successo è la perseveranza.
Essere persistenti significa scegliere di andare avanti tra sfide e fallimenti.
È la nostra capacità di rialzarci ogni volta che cadiamo.
Prendere questa strada difficile non sarà sempre la nostra opzione preferita.
Regole di persistenza
Quando affrontiamo un obiettivo, come sappiamo quando fermarci o andare avanti? Ci sono le cosiddette "regole di persistenza".
Secondo questo studio sulla persistenza dei dipendenti, ci sono due regole che i lavoratori seguono personalmente: la regola della sufficienza e la regola del divertimento.
La prima regola persiste finché non pensi di aver svolto abbastanza lavoro e la seconda persiste finché non hai perso interesse per ciò che stai facendo.
Personalmente, seguo regole diverse a seconda del mio umore e del tempo che ho per finire una task.
Se in genere mi sento stanco o ansioso in un determinato giorno, seguirei la regola della sufficienza. Non cercherei di costringermi a continuare a lavorare se la mia mente o il mio corpo non sono più in grado di farlo.
Quando mi sento motivato a lavorare su un compito e non ho una scadenza rigorosa, ho la tendenza ad andare avanti il più possibile finché non mi distraggo o mi disinteressato.
La persistenza viene prima del successo
Essere persistenti non è facile, quindi perché dovremmo continuare a provare?
Una delle parole d'ordine che sono emerse di recente in ambito psicologico è grinta.
Ossia la qualità per sostenere la propria passione o perseverare per un lungo periodo di tempo.
Secondo questo studio, la grinta può predire il successo in vari contesti, dal rendimento scolastico degli studenti universitari alla tua carriera lavorativa, o nella gestione della famiglia.
Come essere più persistenti?
Nel tempo ho elaborato 5 semplici suggerimenti per tenerti in carreggiata:
1. Sogna in grande, ma inizia in piccolo: Un passo alla volta
È importante avere una visione e pianificare la tua strada per raggiungerla.
Ti darà un senso della direzione, ma non perderti troppo nel cercare di affrontare i tuoi obiettivi all'inizio.
Sì, devi sognare in grande. Ma ricorda che non ci arriverai se non inizi con la minor quantità di lavoro possibile.
Oltre a evitare di essere sopraffatti, fare piccoli compiti può anche farci passare la giornata.
Non la settimana, non l'anno, solo il giorno. È facile bruciarsi quando continuiamo a lavorare senza vedere la luce alla fine del tunnel.
Ma la chiave per questo è solo accendere una piccola fiamma e fare un passo alla volta.
2. Conosci il motivo dietro i tuoi obiettivi
Il segreto per fare di più è avere una fonte di motivazione. E questa motivazione sta nelle ragioni per cui stiamo facendo qualcosa in primo luogo.
Perseverare è continuare a tornare ai "perché" e lasciare che ci alimentino per andare avanti.
Quando non ho voglia di fare attività fisica, mi guardo una bella foto di com’ero 5 anni fa, e mi viene la voglia.
Quando non ho voglia di scrivere, mi ricordo perchè lo faccio: Piantare un seme.
3. Riposa, ma non mollare
Sono un grande sostenitore delle pause consapevoli.
È importante che ci permettiamo di riposare tra i nostri tentativi di conquistare il mondo.
Come si suol dire, non possiamo dare ciò che non abbiamo.
Una delle lezioni più importanti che ho imparato sulla persistenza è che prendersi una pausa non significa smettere. Non significa che stiamo perdendo tempo o siamo pigri. Per me, il riposo è parte integrante del processo e non un danno ad esso.
Se stai attualmente lottando per perseguire il tuo obiettivo o completare un compito, forse è il tuo io interiore che ti dice che è tempo di ricaricarti prima di fare un'altra mossa.
4. Trova diverse soluzioni alle tue battute d'arresto
A volte, diventiamo troppo testardi o rigidi quando si tratta di attenerci ai nostri obiettivi.
Ma può essere più vantaggioso mantenere una prospettiva aperta e trovare un percorso diverso verso la nostra destinazione.
Dobbiamo determinare quando qualcosa non funziona più. Non significa che abbiamo preso la decisione sbagliata; significa solo che ci deve essere un altro modo.
Non ho fallito. Ho solamente provato 10.000 metodi che non hanno funzionato.
Edison
Dobbiamo essere creativi in questa parte del processo.
Non dobbiamo seguire il corso tradizionale, così possiamo forgiare il nostro percorso.
Anche fare le stesse cose più e più volte senza vedere risultati può ostacolare la nostra perseveranza.
Se troviamo nuove soluzioni, allora può anche aiutare ad accendere un'energia ritrovata che ci farà andare avanti.
5. Non aver paura di ricominciare
Ricominciare non significa che hai fallito.
La ripeto per essere sicuro del messaggio: Ricominciare non significa che hai fallito.
Quando abbiamo una battuta d’arresto, il nostro discorso ci dice che abbiamo fallito e non lo ripetiamo.
Se hai smesso di leggere, non vuol dire che non puoi riprovare a costruire quest’abitudine.
Anche se potrebbe volerci più tempo per arrivare dove vuoi essere, è anche un'opportunità per identificare i tuoi errori e, forse, passare attraverso il processo molto più agevolmente la seconda volta.
Inoltre, tieni presente che tutti abbiamo il nostro tempo per “brillare”.
Forse il 2021 non è stato il tuo anno. E se fosse il 2022? Non devi smettere del tutto in questo momento.
Forse devi solo aspettare e ricominciare da capo.
Prima di chiudere, permettimi una nota.
La persistenza ci trae anche dei tranelli.
Come ogni altra cosa buona in questo mondo, anche la persistenza ha un aspetto negativo. Quando non riusciamo a identificare correttamente quando insistere e quando fermarci, ci sono conseguenze che potrebbero colpirci come:
-Sprechiamo le nostre risorse in attività senza senso o senza valore
-Ignoriamo le alternative migliori
-Ci stressiamo e danneggiamo la nostra salute mentale
-Lasciamo che l'orgoglio si intrometta e ci rifiutiamo di ammettere di aver fallito
-Scopriamo che il dolore non è sempre gratificante alla fine
Come si suol dire, dovremmo sempre prendere le cose con moderazione e la persistenza non fa eccezione.
A volte, pensiamo che dobbiamo solo sopportare una situazione dolorosa e resistere per un periodo di tempo più lungo, e in seguito raccoglieremo i benefici che meritiamo.
Ma non ci rendiamo conto che, spesso, restare è in realtà più dannoso che lasciarsi andare e ricominciare da capo.
Tutto questo discorso perchè settimana scorsa sono stato occupato a lavoro e non sono riuscito a scrivere la mia newsletter settimanale e dovevo trovare il modo per continuare.
Alla prossima,
Luigi
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