Una tantum è una newsletter gratuita di super contenuti sulla crescita personale, libri, life and productivity’s hack e qualche volta marketing e business. Materiale interessante alla tua crescita.
Oggi vi voglio raccontare una storia. Una storia che parla di Costanza.
Le storie lasciano un segno, come questa di cui vi ho parlato qualche tempo fa.
Le storie hanno la capacità di semplificare alcuni concetti.
Chi va piano va sano e va lontano dice il proverbio…
Sei una tartaruga o una lepre?
Ti senti una lepre, ne sono sicuro. Ma non è così male essere una tartaruga.
Hai mai sentito la storia della lepre e della tartaruga?
A me non mi sono mai piaciute le tartarughe, ma mi trovo molto bene a lavorarci. Sono lente, riflessive e costanti. Io sono ancora tutt’ora, su molti progetti una lepre.
C'erano una volta due amici: una lepre e una tartaruga. La lepre era nota per la sua rapidità e la tartaruga era nota per la sua lentezza.
La tartaruga era estremamente lenta.
Un giorno, mentre chiacchieravano, la lepre iniziò a prendersi gioco della tartaruga per la sua lentezza.
La tartaruga era leggermente infastidita ma disse con un sorriso: "Potrei essere lento, ma posso batterti in una gara".
La lepre fu stupita dall’affermazione del suo amico. Pensò che la tartaruga fosse completamente sciocca e totalmente inconsapevole di ciò che non poteva fare, anche nei suoi sogni più sfrenati.
"Stai scherzando?", disse la lepre sconcertata. "Spero che tu non sia serio."
"Sono molto serio. Sono sicuro di poterti superare", disse la tartaruga.
Vedendo la tartaruga così seria, la lepre disse: "Va bene, in tal caso nomineremo un arbitro e fisseremo un luogo per l'evento".
Si separarono, per poi incontrarsi di nuovo per la gara.
Un topo fu nominato arbitro della gara. Un grande campo lungo il fiume era stato selezionato per l'insolita corsa.
Il topo era pronto a fischiare e iniziare la corsa.
La tartaruga e la lepre sulla linea di partenza, erano molto tesi.
"Pronti, partenza e via", esclamò il topo, e la corsa ebbe inizio.
La lepre partendo a tutta birra, correva diritta al traguardo. Nel frattempo la tartaruga aveva appena iniziato la corsa ad un ritmo molto lento. La vista era quasi divertente se non pietosa.
"Povera tartaruga", pensò il topo:"La lepre vincerà la corsa a mani basse e terminerà la gara dieci volte prima che la tartaruga possa farlo anche solo una volta. Non c’è storia."
La lepre dopo aver raggiunto circa mezzo miglio si fermò per vedere dov'era la tartaruga. Si guardò indietro e della tartaruga non si vedeva neanche l’ombra. "Oh, è molto indietro, non riesco nemmeno a vederlo ancora. Penso che aspetterò qui finché non potrò vederlo e poi correrò per la distanza rimanente. Ehi, perché non mangio un po' d'erba e mi riposo in nel frattempo». disse la lepre tra sé.
La lepre terminato uno spuntino e bevuto dell'acqua, si sdraiò all'ombra di un albero per aspettare e guardare. Ben presto l'aria fresca della riva del fiume lo cullò in un sonno profondo. La tartaruga, d'altra parte, continuò a muoversi lentamente ma costantemente.
Un passo alla volta.
La lepre dopo aver dormito per un pò di tempo, si svegliò, si guardò intorno e ancora la tartaruga non si vedeva da nessuna parte. Riposato decise di completare la gara.
Man mano che però si avvicinava al traguardò, maturò una consapevolezza. La tartaruga aveva già terminato e vinto la gara.
La lepre capì di aver sottovalutato quella sfida, e che in realtà avrebbe dovuto impegnarsi di più. Per essere davvero sicura di vincere, avrebbe dovuto arrivare subito al traguardo, così poi poteva andarsene dove voleva.
“Non essere triste amica mia” le disse la tartaruga “tutti possiamo perdere una volta nella vita, e comunque ricordati che chi va piano, va sano e va lontano!”
Morale della storia: se hai tutto ciò che ti serve per vincere la gara, l'unica cosa che potrebbe impedirti di farlo è la mancanza di costanza nello sforzo.
La lepre e la tartaruga è una favola che ci dà due importanti insegnamenti: il primo è che non bisogna mai sottovalutare gli altri avendo la presunzione di essere migliori, il secondo è che con calma e pazienza si possono raggiungere molti traguardi. L’ha scritta Esopo secoli fa, ma il suo insegnamento è sempre valido.
Quali sono le caratteristiche della costanza?
Non importa quanto è difficile l’obiettivo, ma quanto piccoli passi fai per poterlo raggiungere.
Non importa ciò che gli altri sono in grado di fare o non in grado di fare, il raggiungimento dell'obiettivo significa fare il proprio pezzettino.
Per vincere si ha bisogno di impegnarsi con costanza anche se si è lenti.
Molte volte si perde tempo alla ricerca delle perfezione.
Fare ciò che si deve fare anche lentamente, costantemente giorno dopo giorno, rende il raggiungimento dell'obiettivo senza sforzo.
Quali sono i non-attributi della Costanza che hanno fatto perdere la corsa alla lepre?
L'abilità è inadeguata, se lo sforzo è incoerente.
La lepre sapeva che poteva finire la gara dieci volte più veloce e bene. Eppure pensava che lo sforzo potesse aspettare fino a quando la meta fosse vicina.
Sei una lepre o una tartaruga?
Cosa ne pensi del Potere della Costanza?
Forse in futuro ci scriverò un libro.
Qualcuno di voi ultimamente mi ha chiesto: “Luigi perchè scrivi una newsletter?”
Bella domanda. Inizialmente non sapevo cosa rispondere, come per Operazione Farfalla (che trovate su AMAZON) (doppia parentesi, ogni tanto faccio una marchetta sul libro), è un qualcosa di naturale. Nel tempo ho imparato che scrivendo, approfondisco un argomento, che faccio mio e lo divulgo. E la cosa mi piace parecchio.
Non voglio però sembrare un tuttologo o un motivatore. Ma a me piace lasciare dei piccoli semini per far nascere delle riflessioni. Come per operazione farfalla, non vogliamo insegnare niente, anche perchè non ne saremmo capaci. L’obiettivo è quello di lasciare dei semi, che un giorno possano tramutarsi in alberi.
Una citazione che sento mio è:
“Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare.”
Socrate
Con una tantum, vorrei solo farti pensare.
Oggi vi ho parlato del Potere della Costanza.
Non è un caso che sia la vigilia di Natale. Ho pensato di parlarti di costanza proprio perchè è la vigilia. E durante le feste ti viene di mollare un pò la presa. Durante un calo ti viene di mollare.
Ma ricorca, poco alla volta.
Alla prossima
Luigi
Ti è piaciuto il contenuto?Me lo fai sapere cliccando sul cuore❤️?
Grazie
ECCO I TUOI CONTENUTI GRATUITI 🚀
Pss: Vuoi leggere tutti i miei articoli ed avere accesso a tutti i contenuti che ho inviato agli iscritti di Una Tantum?Qui trovi tutti i miei Articoli.