Perché le cose migliori della vita sono tutte al contrario
Curve Lineari, rendimenti decrescenti e curve inverse applicate alla vita
Una tantum è una newsletter gratuita di super contenuti sulla crescita personale, libri, life and productivity’s hack e qualche volta marketing e business. Materiale interessante alla tua crescita.
Hai settato il tuoi obiettivi per il 2022?
Se non lo hai ancora fatto, dai un’occhiata alla mia ultima newsletter: Il Potere degli Obiettivi.
Oggi vi voglio parlare di un qualcosa che ho imparato (e sto ancora imparando): Lasciar Andare.
Sforzarsi troppo per ottenere ciò che si desidera nella vita, come l'amore, il rispetto e la felicità, spesso ha l'effetto opposto: si finisce per essere soli, abbattuti e infelici.
La scorsa settimana ho letto un articolo interessante sull’allenamento più duro dell’esercito americano: Diventare un Navy Seal.
C’è una parte di un allenamento dei Navy Seal americani chiamato “Prova d’annegamento” in cui ti legano le mani dietro la schiena, legano i piedi e ti buttano in una piscina di 2,5 metri.
Il tuo compito è sopravvivere per cinque minuti.
Molti falliscono.
Dopo essere stati gettati in acqua, molti di loro si fanno prendere dal panico e urlano di essere tirati fuori. Alcuni lottano finché non scivolano sott'acqua dove continuano a perdere conoscenza e devono essere ripescati e rianimati.
Nel corso degli anni, un certo numero di tirocinanti è persino morto durante l'esercizio.
Ma alcuni c’è la fanno. Resistono perchè imparano due lezioni controintuitive.
Che nessuno nella vita ci ha insegnato, anzi.
La prima lezione: è più fai fatica a tenere la testa fuori dall'acqua, più è probabile che affondi.
Con le braccia e le gambe legate, è impossibile mantenersi in superficie per tutti e cinque i minuti.
Ancora peggio, i tuoi limitati tentativi di mantenere a galla il tuo corpo ti faranno solo affondare più velocemente.
Il trucco (non perchè ho provato) per proteggersi dall'annegamento è lasciarsi sprofondare sul fondo della piscina. Da lì, ti spingi leggermente fuori dal fondo della piscina e lasci che il tuo slancio ti riporti in superficie. Una volta lì, puoi prendere una rapida boccata d'aria e ricominciare l'intero processo da capo.
Stranamente per sopravvivere ad un annegamento non si ha bisogno di super poteri, forza o resistenza. Non devi neppur saper nuotare. Invece devi saper resistere alla fisica che normalmente ti ucciderebbe, devi arrenderti a loro e usarli per salvarti la vita.
La seconda lezione è più ti fai prendere dal panico, più ossigeno brucerai e più è probabile che tu perda i sensi e anneghi.
Più è intenso il tuo desiderio di respirare, meno sarai in grado di farlo.
Più intensa è la tua volontà di sopravvivere, maggiore è la possibilità di morire.
Luigi ma perchè mi parli di questo addestramento?
Vi parlo di questo addestramento perchè in realtà è una prova di autocontrollo emotivo.
Puoi controllare i tuoi impulsi emotivi?
La capacità di controllarsi è una skill pazzesca. Più importante del saper fare, più importante della tua ambizione.
La skill del self control è più importante di quanto tu sia intelligente, di che scuola hai fatto, con quale voto hai terminato gli studi o delle tue ore di lavoro.
La capacità di lasciar andare il controllo quando lo si desidera di più, è una delle abilità più importanti che chiunque può sviluppare. E non solo per la formazione SEAL. Per la vita.
“The best fighter is never angry.”
― Lao Tzu
Curve Lineari
In passato (bias d’infanzia) credevo che la relazione tra sforzo e ricompensa fosse uno a uno.
Pensavo che lavorare il doppio portasse il doppio dei risultati.
Che urlare la tua idea più forte ti renderà più volte giusto.
Che poi che vuol dire giusto?
Purtroppo non è così. Qualche settimana fa ho provato ad allenarmi 7 gg su 7 e alla fine mi sono fatto male.
Hai mai provato a bere due Red Bull (do not try this s**t at home) in modo da poter terminare e consegnare quel progetto entro la scadenza?
Spero di no, ma non raddoppieresti la tua velocità.
Il mondo non si muove su una retta linea, dove se aggiunti sforzo aumentano i risultati.
La retta lineare esiste solo negli esercizi di geometria.
La maggior parte delle attività della vita non operano lungo la curva lineare sforzo/ricompensa perché la maggior parte delle attività della vita non sono basilari né prive di mente.
La maggior parte delle attività sono complesse, mentalmente e/o emotivamente gravose e richiedono adattamento.
Rendimenti decrescenti
Ecco lo sapevo Luigi, mi stai annoiando con dei concetti di microeconomia.
Vero, però rendimenti descrescenti vuol dire che più aumenti il tuo sforzo in qualcosa, e minore diventa la ricompensa o il risultato.
Pensa a quando pensi continuamente a una cosa?
Prima o poi la odi.
All’inizio andare in un certo posto ti rendeva felice, dopo qualche volta cominci a perdere il valore che provi.
Il concetto di rendimenti decrescenti si applica alla maggior parte delle esperienze complesse e nuove, e anche a molte di quelle mondane.
Il numero di docce che fai in un giorno, il numero di ali di pollo che inspiri durante l’aperitivo, il numero di viaggi per visitare tua madre: sono tutte esperienze che all'inizio sono molto preziose ma poi diminuiscono di valore più spesso li fai.
Però c’è un’altra curva…
Luigi stai esagerando.
La Curva Inversa
La curva inversa è dove sforzo e ricompensa hanno una correlazione negativa.
Ovvero maggiore è il tuo sforzo, più fallirai.
Ecco perchè vi ho parlato dell’addestramento all’annegamento.
Alcune volte ci impuntiamo di fare qualcosa che non ci viene bene. Ma quello che otteniamo è solo risultati negativi.
Nella vita poche cose funzionano su una curva invertita. Ma sono solitamente le più importanti.
Almeno nella mia vita è così.
Prendi fiato per favore…arriva un concetto complesso:
Sforzo e ricompensa hanno una relazione lineare quando l'azione è insensata e semplice.
Sforzo e ricompensa hanno una relazione di rendimento decrescente quando l'azione è complessa e multivariata.
Quando l’azione esiste solo nella nostra testa diventa puramente psicologica, rimuginando continuamente.
“Avrei potuto fare quello”
“Ah ma il mio capo non mi pensa”
“Chissà cosa pensano i colleghi di me”
“E se invece avessi”
Quanti di questi pensieri ci passano dalla mente ogni 5 secondi?
Se l’esperienza esiste esclusivamente nella nostra testa il rapporto tra sforzo e ricompensa si inverte.
Perseguire la felicità ti allontana da essa.
I tentativi di un maggiore controllo emotivo ci rimuovono solo da esso.
Il desiderio di una maggiore libertà è spesso ciò che ci fa sentire intrappolati.
Il bisogno di essere amati e accettati ci impedisce di amare e accettare noi stessi.
"Più ci sforziamo con la volontà cosciente di fare qualcosa, meno riusciremo. Competenza e risultati arrivano solo a chi ha imparato l'arte paradossale di fare e non fare, o di combinare il relax con l'attività.”
Aldous Huxley
Questo perché quando proviamo consapevolmente a creare uno stato mentale, il desiderio per quello stato mentale crea uno stato mentale diverso e spesso opposto da quello che stiamo cercando di creare.
Un pò come il cane che prova a prendere la sua coda.
Luigi sembra facile, come possiamo fermare i rendimenti decrescenti?
Dobbiamo smetterla di rincorrere il significato, la libertà e la felicità perché servono solo ad allontanarla da sè stessa.
Desiderare un'esperienza positiva è di per sé un'esperienza negativa; accettare un'esperienza negativa è un'esperienza positiva.
L'obiettivo è prendere la tua mente, una cosa meravigliosa che ha trascorso la sua vita imparando a inseguire varie creature, e insegnarle a smettere di inseguire la propria coda. Smetterla di rincorrere il senso, la libertà e la felicità perché servono solo ad allontanarla da sè stessa. Insegnargli a realizzare ciò che desidera rinunciando a ciò che desidera. Per mostrarle come l'unico modo per raggiungere la superficie è lasciarsi affondare.
E come lo facciamo? Lasciando andare. Rinunciando. Arrendendosi. Non per debolezza. Ma per rispetto che il mondo è al di là della nostra portata.
Riconoscendo che siamo fragili e limitati e solo puntini temporanei negli infiniti limiti del tempo. Lo fai rinunciando al controllo, non perché ti senti impotente, ma perché sei potente. Perché decidi di lasciar andare le cose che sfuggono al tuo controllo. Decidi di accettare che a volte non piaci alle persone, che spesso fallirai, che di solito non hai la minima idea di cosa stai facendo.
Ti appoggi alla paura e all'incertezza, e proprio quando pensi di affogare, proprio mentre raggiungi il fondo, ti rilancerà verso la tua salvezza.
Io come lo faccio?
Medito ne ho parlato in questo articolo: Non pensare.
Tengo un diario giornaliero. Utilizzo Tracket. Aiuta a rendere i miei pensieri tangibili.
Alla prossima,
Luigi
Come al solito, se ti è piaciuto il contenuto me lo fai sapere cliccando sul cuore❤️?
Grazie
Mi aiuteresti a fare crescere la community di Una tantum?
Mostra i tuoi colori e investi nel tuo futuro: Se non l’hai fatto ancora, puoi acquistare Operazione Farfalla, per il quale sono Co-Autore insieme a Giuliano Olivotto.
I TUOI CONTENUTI GRATUITI 🚀
Pss: Vuoi leggere tutti i miei articoli ed avere accesso a tutti i contenuti che ho inviato agli iscritti di Una Tantum?Qui trovi tutti i miei Articoli.